Patologie frequenti 3


Chiunque abbia il piacere e la fortuna di avere un Retriever al proprio fianco sarà d’accordo nel ritenere che questa razza, oltre ad essere un connubio di maestosità e tenerezza nella sua figura, racchiude anche molti aspetti caratteriali positivi. La dolcezza e l’intelligenza spiccano in questa razza, caratteristiche apprezzate da molti e che spesso portano alla scelta di fare del Golden Retriever un compagno di vita.

Tuttavia, come per ogni razza, il Golden presenta delle predisposizioni su base genetica che possono sfociare in patologie.

Oculopatie

Raggruppano varie malattie oculari da più o meno gravi; l’ectropion ad esempio, consiste nell’abbassamento della palpebra inferiore con conseguente eccessiva esposizione dell’occhio, nel’entropion, al contrario, le palpebre vanno incontro ad un’eccessiva procidenza riavvolgendosi verso l’interno, a scapito dell’occhio.

Patologie più serie sono la cataratta, ovvero l’opacizzazione del cristallino che nei casi più gravi può portare l’animale a cecità e il glaucoma, provocato da un aumento della pressione intraoculare con conseguente diminuzione del deflusso dell’umor acqueo e problemi al sistema di drenaggio situato alla base dell’iride e della cornea.

Frequentemente riscontrata anche la Displasia della retina che in seguito a studi condotti può manifestarsi clinicamente con tre modalità:

  1. R.D. a pieghe, di tipo focale o multifocale
  2. R.D. di tipo geografico
  3. R.D. associato a distacco retinico

Solitamente queste patologie si manifestano entro i primi 3 mesi di vita

Dermatite atopica

Si riscontra in genere tra i 3 e i 6 mesi di vita del cane, ma frequentemente incorre anche in età avanzata. Si tratta di un’eccessiva risposta del sistema immunitario ad antigeni presenti nell’ambiente, normalmente innocui. I sintomi si manifestano con prurito insistente su muso, orecchie, spazi interdigitali, ventre e ascelle. Nella cronicizzazione la pelle può diventare scura e inspessita.

Molto importante è valutare, in diagnosi differenziale, la presenza di un’allergia alimentare, la quale presenta sintomi simili ma è persistente e non legata a periodi stagionali.

Ittiosi

Eccessiva produzione di forfora( squame biancastre piuttosto grandi) dovuta ad insufficiente eliminazione dello strato corneo dell’epidermide, l’insorgenza pare sia dovuta al gene PNPLA-1 che si trasmette per via autosomica recessiva, tale gene è implicato nel metabolismo dei lipidi presenti sulla cute.

Displasia dell’anca

Consiste in un difetto dell’articolazione coxo-femorale che porta ad un’incongruenza tra la testa del femore e la cavità acetabolare, si tratta di una patologia multifattoriale:

  • Fattori genetici: cuccioli nati da genitori portatori hanno il 25% di possibilità di ereditare la displasia dell’anca; per questo motivo i portatori, pur non manifestando i sintomi, vanno assolutamente esclusi dalla riproduzione.
  • Fattori ambientali: un eccessivo esercizio fisico in fase di crescita o traumi possono esacerbare la malattia.
  • Fattori nutrizionali: alimentazione inadeguata (troppo ricca o troppo povera).

Per diagnosticare l’eventuale presenza della malattia è necessario sottoporre il soggetto a un test effettuato mediante radiografie in modo tale da valutare la presenza della patologia e il grado di gravità. La scala di misurazione è così strutturata: A-normale, B- quasi normale, C- lieve, D- moderata, E- grave.

La diagnosi viene normalmente effettuata ad un anno, ma negli ultimi tempi è anche possibile sottoporre il soggetto a controlli in giovane età (4-5 mesi); la terapia può essere sia di tipo conservativo che di tipo chirurgico, in base alla gravità della displasia e alle caratteristiche proprie dell’animale.

Displasia del gomito

Si tratta di un difetto nell’articolazione del gomito che può sfociare in diverse situazioni patologiche: UAP mancata unione del processo anconeo dell’ulna, FCP frammentazione del processo coronoideo mediale dell’ulna, INC incongruenza articolare, OCD osteocondrite disseccante mediale del condilo omerale.

La presenza della displasia del gomito è, come quella dell’anca, legata a fattori genetici, ambientali e nutrizionali; il punteggio va da 0- normale, 1- moderata, 2- leggera, 3- grave.

Anche in questo caso si consiglia una diagnosi precoce poiché il rischio è quello di sfociare in artrosi e zoppie fortemente invalidanti.

Problemi gastrointestinali

Sono molteplici e non sempre di facile identificazione, tra questi ricordiamo la torsione gastrica, situazione molto grave in cui si ha una rotazione e successiva ostruzione dello stomaco con conseguente aumento di gas nel suo interno, gonfiore addominale e dolore molto forte. Le cause sono molteplici: predisposizione fisica (cani di grossa taglia con torace stretto e profondo), consumo di grosse quantità di cibo in breve tempo, eccessivo esercizio fisico specie dopo i pasti ed eccessiva ingestione di acqua in concomitanza alla voracità dell’animale.

In questi casi è necessario intervenire tempestivamente e sottoporre l’animale ad intervento chirurgico poiché la situazione si aggrava molto rapidamente portando il cane a emorragie interne, insufficienza cardiaca e respiratoria, crisi convulsive, gangrene e morte.

Un’altra patologia tutt’ora in fase di studio è l’ IBD (Inflammatory Bowel Disease) identificata anche nell’uomo; si tratta di un insieme di disturbi a carattere idiopatico dovuto alla presenza di cellule infiammatorie lungo la mucosa del tratto gastrointestinale. L’eziopatogenesi è ancora in parte sconosciuta, pare che sia dovuta ad uno squilibrio del sistema immunitario il quale risponde in maniera aberrante agli antigeni alimentari. I segni clinici sono: diarrea, perdita di peso, letargia, dolori addominali e ascite.


Ricordo infine la pericolosità di alcuni alimenti, piante e sostanze normalmente presenti nelle nostre case ma assolutamente inadatti e pericolosi per i nostri amici quali:

  • Cioccolato: contiene teobromina, alcaloide tossico e potenzialmente letale per i cani.
  • Cipolla e aglio: sono tossiche e portano ad anemia nel giro di pochi giorni.
  • Ossa: sono da evitare; in particolare quelle di pollo sono friabili e piccole schegge possono perforare stomaco e/o intestino.
  • Azalea: provoca nausea, scialorrea, vomito, diarrea, letargia con possibili problemi epatici e renali.
  • Edera: può portare a problemi gastrici e respiratori fino al coma.
  • Oleandro: rischio di arresto cardiaco e morte.
  • Vischio: contiene alcaloidi neurotossici potenzialmente mortali.
  • Glicole etilenico: contenuto nel liquido antigelo dei radiatori; è molto appetibile e se ingerito provoca danni fatali agendo al livello dei rene e del sistema nervoso.

 

Dott.ssa Serena Calì
Veterinaria

  
  
     

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