Il cane e l’uomo 1


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Vi racconterò le origini del cane a modo mio con un racconto.

Siamo nella preistoria dove gli uomini dovevano ancora imparare molto del mondo che li circondava. Un giorno alcune famigliole erano accampate alle pendici di una montagna aspettando gli uomini che erano andati a caccia. Simiuk un ragazzino molto sveglio esplorava la zona quando si accorse di alcuni lupacchiotti che lo osservavano un po’ timorosi, Simiuk aveva con se dei piccoli pezzi di carne secca, e uno dei lupacchiotti, più coraggioso degli altri si avvicinò. Il ragazzino e il lupacchiotto si studiarono un po’, finche l’animale non si avvicinò annusando la carne, così Simiuk gli diede un pezzetto e con delicatezza il lupo la prese. Il ragazzino tornò all’accampamento con il lupetto e lottò duramente per convincere la madre a farlo stare insieme a lui, ma la diffidenza fu vinta anche dagli uomini di ritorno dalla caccia, così quel piccolo lupo fu allevato da quel gruppo di uomini e fu chiamato Tuik.

Tuik, divenne il miglior compagno di giochi del ragazzino, non abbandonava mai gli uomini e in molti casi li avvertiva dei pericoli, inizio anche ad andare a caccia insieme a Simiuk, che lo addestrò al recupero delle prede. Il lupo era diventato il miglior amico di Simiuk. Un giorno Tuik trovò una compagna e nacquero dei cuccioli, altri uomini notando la sintonia fra quel lupo e gli umani, vollero tenere quei cuccioli. Passarono molti anni e molti lupi cambiarono aspetto, si avvicinarono all’uomo, lo difendevano, giocavano insieme a lui, lo aiutavano e gli stavano sempre vicino, questi lupi diventarono Cani e l’uomo capi che il suo migliore amico nel mondo animale era proprio il cane.

Questa è una storia inventata ma secondo molti studi, è avvenuto proprio cosi, l’uomo si è avvicinato ai primi canidi e viceversa, comprendendo entrambi che potevano essere utili l’uno all’altro. Penso che l’uomo e il cane forse siano le uniche due specie viventi diverse, che riescano a vivere così in simbiosi, anche se a volte ci sono delle incomprensioni, dovute purtroppo sempre all’essere più “evoluto”, cioè l’uomo.

Fortunatamente l’intelligenza della specie umana ha portato negli anni a un maggiore rispetto di questo fantastico animale, e oggi esistono più di 400 razze create dall’uomo. Il cane è impiegato in molteplici campi utili alla collettività, partecipando attivamente alla nostra vita, ma molta strada deve essere fatta, per far capire e rispettare a tutti questo fantastico animale.

 

Definizione di Cane (tratto da Treccani on line)

C. domestico (Canis familiaris) Mammifero della famiglia Canidi. Taglia, colori e pelo sono molto variabili. Possiede 42 denti differenziati in incisivi (12), canini (4), premolari (16) e molari (10). È onnivoro, con preferenza per la carne. Ha sensi molto sviluppati, specialmente l’olfatto, ed è dotato di grande memoria associativa, che gli permette di imparare. Raggiunge la maturità sessuale a 7-9 mesi; le femmine in genere vanno in calore in autunno e primavera, la gestazione dura 9 settimane; il numero dei cuccioli varia da 1-2 nelle razze piccole, fino a 6-12 nelle altre. Lo svezzamento è completo a 3 mesi. A 10 anni il c. è in età avanzata.

Fu indubbiamente il primo animale addomesticato dall’uomo: da rinvenimenti preistorici europei risulta certa la presenza del c. in livelli del Mesolitico. Tutte le popolazioni mondiali contemporanee di interesse etnologico possiedono il c., compresi quelli (aborigeni Australiani, Andamanesi, Pigmei Africani, Fuegini ecc.) che ignorano le altre forme di allevamento. La sola eccezione è costituita dai Tasmaniani, che possono rappresentare una fase analoga a quella del Paleolitico europeo, in cui il c., e ogni altro animale domestico, era mancante. L’origine delle varie razze di c. domestici non è chiara; secondo una prima tesi il progenitore diretto sarebbe il lupo, secondo un’altra le razze moderne deriverebbero da incroci tra il lupo e gli sciacalli. Sembra probabile che la domesticazione del c. sia avvenuta indipendentemente in varie aree del globo. Dopo il c. delle torbiere, c. domestico dell’era neolitica allevato dall’uomo delle palafitte, in epoche successive sono comparse nuove razze; nella storia dei popoli antichi (Egiziani, Assiri, Babilonesi) figuravano già diverse razze di c., tenute in gran conto. In seguito, per incroci e mutazioni, si originarono razze sempre più numerose, illustrate da molti scritti del Medioevo e dell’evo moderno, che l’uomo con la selezione è riuscito a perfezionare sempre più; queste razze in parte esistono ancora oggi.

 

 

  
  
     

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Un commento su “Il cane e l’uomo

  • Paolo Tombolini

    Proprio un bel racconto…e’ vero che sia l’uomo che il cane si sono evoluti molto ed e’ verissimo che oggi ci sono di grandissimo aiuto in molti campi. Quando si parla di rispetto mi vengono in mente tantissime cose che si dibattono frequentemente…..si può’ e si deve fare meglio, a partire dalla giusta conservazione delle razze fino ad arrivare all’educazione spicciola nella relazione uomo-animale.